A seguito della pubblicazione del Decreto per l’accesso alle transazioni per i soggetti danneggiati da trasfusioni di sangue o emoderivati infetti, avvenuto lo scorso mese di luglio, che vede il permanere della prescrizione quinquennale, principio che escluderebbe thalassemici e drepanocititci dal diritto a effettuare le transazioni con il Ministero, siamo informati che gli studi legali stanno cominciando a ricevere le prime comunicazioni per gli aventi diritto.
Stando a quanto si apprende, dal tenore di queste comunicazioni i criteri per l’applicazione del Decreto sembrerebbero molto più restrittivi di quanto si immaginasse qualche mese fa.
Gli studi legali stanno quindi attrezzandosi per presentare una corposa serie di ricorsi al TAR Lazio e, in caso di respingimento degli stessi, sembra inevitabile appellarsi alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo di Strasburgo.
I tempi per il ricorso al TAR sono molto stretti, dovranno essere presentati entro il 9 novembre prossimo, mentre per quello alla C.E.D.U. ci sarà tempo fino alla metà di gennaio 2013.