Regione Puglia, manca sangue ed entro poche settimane sarà emergenza.

raccolta sangueCalano le donazioni di sangue in Puglia nel 2019, la Regione: “Necessario l’impegno di tutti”
Da gennaio a maggio prodotte 65.208 unità di sangue ed emocomponenti. Complessivamente sono state trasfuse 66.194 unità. Emiliano: “Ri-apprendere il valore della donazione”

Le donazioni di sangue in Puglia, nel primo semestre 2019, sono in leggero calo rispetto allo stesso periodo del 2018: è quanto afferma la Regione alla vigilia della presentazione della campagna di sensibilizzazione DonaEmozioni.

Nel 2019, fino a fine maggio, sono state prodotte 65.208 unità di sangue ed emocomponenti; sono state trasfuse 66.194 unità di sangue ed emocomponenti, poco più di 600 unità rispetto al 2018, probabilmente per l’aumento della complessità dei casi trattati in Puglia; sono stati conferiti kg 19.617 di plasma all’industria per la produzione di plasmaderivati (albumina, fattore VIII, immunoglobuline, ecc).“

“Stiamo attingendo alle scorte di sangue, ma non basta. Tra pochi giorni saremo in piena emergenza“. Spiega così il presidente di Avis PugliaCosimo Luigi Bruno, la situazione che, ormai da mesi, stanno vivendo gli ospedali di Bari e dell’intera regione.

Una situazione che, complice il periodo estivo, come del resto capita ogni anno, rischia di peggiorare ancora di più: “Molti donatori, in questa stagione, per motivi di salute legati a stati pressori non proprio regolari, sono costretti a non poter donare. Altri partono per le vacanze e, di contro, aumenta la popolazione proprio per via dell’arrivo dei turisti: ecco perché gli ospedali vanno costantemente in affanno”. Le sacche non servono soltanto a coprire le esigenze dei vari reparti di chirurgia ed ematologia delle strutture pugliesi, ma anche a “garantire le trasfusioni costantidi cui hanno necessariamente bisogno i pazienti cronici come, ad esempio, i talassemici“. Avis, insieme ad altre associazioni di volontari, da tempo porta avanti la campagna regionale “DonaEMOzioni”, volta a sensibilizzare le persone a donare, in particolare coloro che non hanno ancora compiuto questa scelta, ma occorre fare ancora di più: “Per quanto ci riguarda stiamo allertando tutti i nostri donatori, soprattutto quelli più attivi – prosegue il presidente -, chiedendo loro di andare a donare anche al di fuori delle giornate di raccolta programmate, proprio per aiutarci a garantire le scorte necessarie”.

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La Redazione