CRISPR: avviata in Europa la prima sperimentazione clinica sulla Beta Talassemia

Lo studio sarà condotto in Germania con l’obiettivo di valutare la sicurezza e l’efficacia di CTX001, trattamento sperimentale basato sull’editing genomico.

Lo scorso dicembre, Vertex e CRISPR Therapeutics avevano avanzato formale richiesta per poter avviare, nel 2018, una doppia sperimentazione clinica con CTX001: una in Europa, per la beta talassemiae un’altra negli Stati Uniti, per l’anemia falciforme. Mentre la FDA ha provvisoriamente sospeso la richiesta di autorizzazione per il trial statunitense, da parte europea è invece arrivato il semaforo verde, e l’avvio dello studio clinico è stato ufficializzato con la sua pubblicazione, lo scorso 31 agosto, sul sito clinicaltrials.gov.

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Piuttosto che correggere direttamente la mutazione sul gene HBB, i ricercatori hanno deciso di sviluppare una terapia che andasse a colpire una regione del DNA che agisce, normalmente, come un freno sulla produzione di una forma di emoglobina, chiamata emoglobina fetale (Hbf)L’obiettivo è quindi di aumentare i livelli di HbF per poter compensare la carenza di emoglobina, e ridurre così il carico trasfusionale nei pazienti con beta talassemia. Nello specifico, CTX001 è una terapia cellulare che sfrutta la tecnologia CRISPR in modalità “ex vivo”: le cellule staminali ematopoietiche vengono prelevate dal paziente, modificate geneticamente con CRISPR-Cas9 per produrre elevati livelli di emoglobina fetale e reintrodotte nel paziente stesso.

 

leggi l’articolo completo su osservatorio malattie rare

vedi anche https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT03655678

Trasfusioni di sangue: uno studio per il sangue ‘universale’, ma ci sarà sempre bisogno dei donatori

Ci sono situazioni di emergenza in cui il sangue raccolto con le donazioni potrebbe non bastare, o non essere disponibile con la velocità necessaria, come dopo disastri naturali particolarmente gravi o in luoghi di difficile accesso, come i campi di battaglia. Questa considerazione è alla base del lavoro di diversi gruppi di ricerca in tutto il mondo, che stanno provando a ottenere un ‘sangue artificiale’ utilizzabile in tempi brevi oppure un ‘sangue universale’, 0 negativo, che può essere trasfuso in tutti i pazienti indipendentemente dal loro gruppo. Quest’ultimo caso è oggetto di una ricerca appena presentata al meeting della American Chemical Society a Boston, in cui si ipotizza che grazie a degli enzimi prodotti da alcuni batteri del microbioma intestinale si possa trasformare il sangue di gruppo A o B in sangue di gruppo O mediante rimozione degli zuccheri (antigeni) responsabili della determinazione del gruppo.

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La terapia genica LentiGlobin di Bluebird bio per il trattamento della β-talassemia dipendente da trasfusione ha ottenuto una valutazione accelerata dall’EMA

L’azienda Bluebird Bio ha annunciato che per la sua terapia genica LentiGlobin ™ sperimentale per il trattamento di pazienti adolescenti e adulti con β-talassemia trasfusione-dipendente (TDT) e un  genotipo non non -β0/β0 è stata concessa una valutazione accelerata dal Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA), per la sua imminente domanda di autorizzazione all’immissione in commercio (MAA). La LentiGlobin è una potenziale terapia genetica monouso che può affrontare la causa genetica di base del TDT.

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