6 ottobre 2012 – La scorsa settimana, a Brindisi, si è svolto il VII Congresso Nazionale della SITE (Società Italiana Talassemie ed Emoglobinopatie) dal titolo Il futuro delle Emoglobinopatie, a cui hanno partecipato alcuni membri del Direttivo United.
Al Congresso è stato dato un taglio innovativo, molto pratico e non solo teorico, e gli esperti partecipanti hanno avuto ampio spazio sia per il confronto che per il dibattito.
Di particolare interesse sono stati alcuni interventi, tra cui quello del Prof. Galanello (Ospedale Microcitemico di Cagliari) sulle thalassemie intermedie che, attualmente, vengono valutate con maggiore attenzione rispetto al passato per via di una serie di complicanze che peggiorano la qualità di vita dei pazienti e sono dovute al ridotto regime trasfusionale, .
Nella sessione di Diagnostica di Laboratorio è stata evidenziata l’importanza della diagnosi ed dei test di laboratorio di primo livello e di come il problema deve essere approcciato alla luce della complessa eterogeneità della popolazione (dovuta anche ai flussi migratori) e alle continue mutazioni delle catene globiniche.
E’ stata annunciata la recente joint-venture tra SITE (Società Italiana Talassemie ed Emoglobinopatie) e SIMTI (Società Italiana Medicina Trasfusionale e Immunomatologia) ed i lavori preparatori delle linee guida/raccomandazioni che usciranno entro l’anno per la medicina trasfusionale.
Interessante l’intervento della Dott. Venturelli circa l’attenzione che va prestata alla trasfusione su alcune tipologie di Falciforme, e sulla necessità di accedere, in caso di emergenza, al Pronto Soccorso in Codice Giallo per evitare che venga sottostimata la situazione.
Per la sessione dedicata all’epatopatia sono stati resi noti i nuovi farmaci per la terapia combinata con PEG-Interferon e Ribavirina, il Boceprevir ed il Telaprevir ed anche delle nuove molecole sostitutive del PEG-Interferon.
Importanti altri interventi sulle complicanze endocrine, sulla terapia di contrasto all’osteoporosi e sull’incidenza del carcinoma della tiroide nei pazienti HCV positivi.