I giovani sono il futuro, anche per la donazione di sangue. Il calo dei donatori che rispecchia il fisiologico invecchiamento della popolazione a cui stiamo assistendo può trovare una risposta nel maggiore investimento sulle nuove generazioni, che significa lavoro per sensibilizzare i ragazzi, fin da piccoli.
Quale miglior modo che entrando nelle scuole? Per questo Tutte le associazioni di volontariato lavorano a stretto contatto con le istituzioni scolastiche.
È di qualche giorno fa il rinnovo de protocollo d’intesa Avis – Miur e tra qualche giorno previsto anche quello tra Fidas e il ministero. Obiettivo:promuovere nelle scuole un programma pluriennale di attività di sensibilizzazione alla solidarietà e valorizzazione del dono del sangue e degli emocomponenti. Destinatari, oltre a studenti e studentesse, anche docenti e personale amministrativo, tecnico e ausiliare che lavora negli istituti di ogni ordine e grado.
LA FIRMA AVIS
Il protocollo, tra gli ultimi atti dell’ex presidente Avis Alberto Argentoni, conferma la collaborazione tra Avis e ministero dell’istruzione dell’università e della ricerca (per il quale ha firmato Giovanna Boda, direttore generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione del dicastero).
«Avis ha la necessità assoluta di parlare ai più giovani e di essere presente nel loro cammino formativo. Questo protocollo ci permette di essere accanto agli educatori nelle scuole, in una posizione privilegiata per appassionare e avvicinare ragazzi e ragazze a temi importanti quali il volontariato, la solidarietà e il dono del sangue», si legge sul sito dell’associazione di volontari.
Il testo completo del documento – inviato per newsletter a tutte le sedi – è disponibile sul sito Avis alla voce Protocolli d’intesa.
A BREVE LA FIRMA FIDAS
Anche la Federazione italiana associazioni di donatori di sangue lavora da tempo nelle scuole e a breve rinnoverà il suo protocollo d’intesa con il Miur «siamo da tempo consapevoli dell’importanza della sensibilizzazione dei giovani – ha detto a Donatorih24 il presidente Aldo Ozino Caligaris- per questo lavoriamo nelle scuole: i dati ci mostrano che quando i giovani donano lo fanno senza differenza di sesso e se tra i donatori adulti dona un uomo su tre donne, tra i giovani la percentuale è 50% donne e 50% uomini. A breve rinnoveremo il nostro protocollo con il ministero dell’istruzione».
fonte: http://donatorih24.it/2018/06/23/