I PROTAGONISTI DELLA DONAZIONE, PAZIENTI E DONATORI Esserci per qualcun altro – Condividi la vita” 15/06/2018

Convegno Iss-Fiods:  donatori e pazienti sono i protagonisti nella sessione dedicata ai Testimonials.

Nella commozione della sala hanno raccontato la loro storia pazienti e donatori. E’ stato il momento più toccante del convegno dedicato al sangue. Un incontro tra specialisti e scienziati che è finito con le parole che sono venute dal cuore di chi sta male e chi invece cerca di alleviare le sofferenze altrui con un gesto semplice. Donando il sangue.

PAZIENTI E DONATORI

E’ stato il momento più toccante del convegno dedicato al sangue. Un incontro tra specialisti e scienziati che è finito con le parole che sono venute dal cuore di chi sta male e chi invece cerca di alleviare le sofferenze altrui con un gesto semplice. Donando il sangue.

Beppe, giornalista, fotografo, volontario dell’Avis, paziente. “Mio figlio ha smesso di donare plasma perché vive in Germania e lì il plasma si vende. Ho sentito tante altre cose durante questo convengo, qualcuna mi ha confortato, qualcuna mi ha fatto male. Ho sentito parlare di mercato e queste cose fanno male. Anche la nostra storia ci fa male, ci sono compagni di strada che non ci sono più e a loro va il mio ricordo”.

Francesca, donatrice. “Ho cominciato a fare volontariato da quando avevo 16 anni e non potevo donare. Ora sono una volontaria e sono una donatrice perché faccio qualcosa per gli altri. Qui in Italia siamo un’isola felice, ho conosciuto contesti esteri di Paesi in via di sviluppo e il sangue è difficile da trovare. Siamo fortunati ma anche responsabili di quello che possiamo fare. La donazione è un momento intimo e bellissimo”.

Gildo, paziente. “Ero un donatore, tanti anni fa, e avevo iniziato a donare dopo un grave incidente di un amico. Poi è arrivato il “mostro”, ho lottato e adesso sto meglio. Io ho ricevuto e ora sto bene. Non finirò mai di ringraziare il mio donatore che ho conosciuto in Sicilia dopo averlo cercato per tanto tempo. Lo ho abbracciato, mi ha ridato la vita.  E’ difficile spiegare ciò che si prova in questi momenti”.

Christian, donatore, funzionario Fratres: “Vivo la gioia del dono. Sento la necessità di chi sta male e che non può donare. Forse non si può cambiare il mondo ma si può cambiare il destino della gente”.

Andrea, paziente, iscritto all’associazione United. “Dipendo dalle trasfusioni, ho iniziato da piccolino. Avevano detto alla mia mamma che non sarei arrivato a 10 anni, ora sono a quasi 50 e faccio una vita normale. Grazie a tutti i donatori”.

Serena, grafica, moglie, madre, donatrice Fidas. “Ho donato la prima volta per mio zio e da quel momento non ho smesso più di farlo. Ho formato il gruppo di donatori nella scuola dei miei figli e ne sono fiera. La donazione cambia la vita di chi riceve ma anche di chi dona”.

Alessandro, paziente. “Tutti abbiamo noi pazienti abbiamo respirato vero amore che è quello che conta. Fino a 40 anni ho giocato a calcio e dopo un infortunio ho scoperto la malattia. Ora vivo grazie alla donazione di sangue da parte deli altri. Grazie”.